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Qualche trucco furbo!


• La tavola può influenzare positivamente la nostra percezione del cibo ed il modo di consumarlo: sicuramente sarà utile usare colori vivaci come il giallo, rosso e arancio che aiutano a saziare più facilmente ma anche sfumature di verde e azzurro che calmano e rilassano.
Anche nelle tavole dei single è importante imbandire bene la tavola come possibilità di dedicarsi del tempo e dell’affetto, anche una tovaglietta semplice con un fiore di stagione può rallegrare il tempo del pasto e dare buona energia per tutta la giornata.
Come piatto si consiglia di usare quello da antipasto diviso in sezioni, oppure un piatto piano dove il 50% del piatto sarà occupato dalle verdure, il 25% da carboidrati complessi e 25% da proteine. Questo, nel caso che il piatto unico (unione di tutti i nutrienti come fibre, proteine, carboidrati e grassi) non piaccia può aiutare a consumare si in casa che fuori un piatto completo e saziante, oltre che corretto nelle proporzioni, senza stare a misurare tutte le volte con la bilancia da cucina. Completerà il piatto un giro d’olio d’oliva evo, poco sale, qualche spezia e della buona frutta senza mescolare troppo.
Importante idratarsi con almeno due bicchieri colmi d’acqua a pasto.
• Nelle tavole delle famiglie con o senza figli, quando si devono condividere i pasti con altri commensali, chi deve seguire un regime alimentare particolare mi chiede sempre come fare per conciliare tutti, ebbene, è possibile in effetti mettere tutti d’accordo usando per i pasti principali la stessa struttura del programma alimentare per tutti come situazione di base a cui saranno fatte opportune aggiunte per singolo commensale, es. a pranzo se c’è il piatto unico, si farà di base un primo piatto per tutti con verdure e condimento proteico. In tal caso gli altri commensali penseranno alle porzioni più grandi di primo piatto e di eventuale secondo piatto simile a quello indicato a condimento es se presente tonno potranno aggiungere altro pesce o salmone, oppure dove c’è prosciutto cotto potranno aggiungere pollo o tacchino o altro prosciutto cotto se vogliono fare un piccolo secondo o se vogliono separare primo e secondo nel caso che non gradiscano che nella pasta sia una componente proteica.
A cena, se nello schema è presente il secondo piatto + contorno + poco pane o patate, questo verrà utilizzato per tutti, gli altri potranno eventualmente aggiungere il piatto di cereali o pasta.
Le mamme che solitamente assumono gli avanzi dei piccoli possono prevedere di cucinare successivamente al pasto del piccolo per modificare le quantità e gli alimenti in base agli avanzi consumati.
• In ogni caso è opportuno non mangiare di fronte alla tv perché è dimostrato che questa abitudine predisponga a mangiare molto di più rispetto alle normali esigenze fisiologiche di fame e sazietà.
Masticare molto lentamente, posando la forchetta quando si mastichi il boccone in modo che il cervello comunichi ai muscoli masticatori piuttosto che alla muscolatura del braccio.
Cercare di non parlare troppo durante un pasto o eventualmente non parlare mentre si mastica, ma dividere le due attività. Questo permette di digerire meglio le componenti del pasto, non ingurgitare troppa aria, percepire in modo fisiologico il senso di sazietà.